La mostra Minime Emozioni è un’esposizione diversa da quelle a cui sono abituati i fruitori di mancaspazio.
I manufatti in mostra raccontano il lavoro di due giovani donne nuoresi, Chiara Urbani, in arte Geara e Nadia Piras.
Geara, dopo una call sui social media in cui si chiedeva di scrivere una frase a cui i partecipanti fossero legati, ha realizzato attraverso la stampa a caratteri mobili una serie di opere che raccontano pensieri, canzoni o citazioni.
La composizione delle parole, con font e colori diversi, è anche l’esempio di come il lavoro del tipografo, sia ancora oggi tutto da scoprire.
Nadia Piras, sarta di professione, presenta una serie di cerchietti in legno per il ricamo, con i quali crea eleganti composizioni e piccole installazioni, utilizzando gli scampoli delle stoffe che utilizza per realizzare i suoi colletti, cappucci e cravattini da donna.
L’esposizione vuole dare spazio al lavoro artigianale e alla creatività femminile, Geara e Nadia Piras sono il primo esempio di un nuovo percorso che mancaspazio vuole intraprendere nei prossimi mesi: riscoprire il lavoro manuale affiancando alle opere d’arte i manufatti artigianali.